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Prossimi Eventi San Pio X

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Nuovo numero telefonico Unità Pastorale

E' ATTIVO il nuovo numero telefonico della canonica dell’Unità Pastorale
0444-211498

 

Di questo Voi siete testimoni (Lc 24,48)

18 aprile 2021 - 3a Domenica di Pasqua

At 3,13-15.17-19 / Sal 4 / 1Gv 2,1-5 / Lc 24,35-48

Commento Video al Vangelo della Domenica (a cura della Diocesi di Vicenza)

 

Diventare testimoni autentici di Gesù

Gesù, venendo nel mondo, aveva come scopo ultimo della sua vita la salvezza dell’umanità. Per questo, oltre che preoccuparsi di operare la salvezza degli uomini per mezzo della sua passione, morte e risurrezione, provvide a far giungere la salvezza a tutti i popoli della terra per mezzo dell’opera della Chiesa. A tale scopo, fin dall’inizio della sua vita pubblica, si scelse dei discepoli perché stessero con lui, perché, vivendo con lui, seguendo i suoi esempi e le sue istruzioni, fossero formati per diventare suoi testimoni qualificati tra le genti. Gesù li formò innanzitutto alla sottomissione alla volontà del Padre, cioè all’amore della croce e allo svuotamento di se stessi (Mt 16,24-25) e li consacrò alla salvezza delle anime (Gv 17,18-20). Apparendo ai suoi apostoli, dopo la sua risurrezione, Gesù completò la formazione e l’insegnamento dato ai suoi discepoli; rivelando loro la verità del Vangelo, dette una pratica dimostrazione della realtà della vita eterna. Aprì in tal modo le loro menti alla comprensione delle Scritture e dei suoi insegnamenti, per renderli suoi testimoni autentici (cf. At 2,21-22), perché per mezzo loro la sua salvezza arrivasse a tutti gli uomini. Ogni cristiano oggi è chiamato a diventare un testimone autentico di Gesù, rivivendo in se stesso il mistero pasquale. La sua formazione cristiana è completa quando la sua vita si apre generosamente all’opera di evangelizzazione e di salvezza dei fratelli.

“La ricchezza del naufrago”

(La Repubblica - 12 aprile 2021, di ENZO BIANCHI)

Naufragium feci, bene navigavi, ho fatto naufragio, ma ho navigato bene. Questo ossimoro dei filosofi dell’antichità, giunto fino a noi soprattutto nella formulazione di Erasmo da Rotterdam, non solo presenta la nostra vita come un viaggio, ma mette un sigillo sul naufragio, sulla “crisi” che ha sorpreso il navigatore. La crisi prima o poi sopraggiunge per tutti, ci coglie anche in modo inaspettato e inedito, e non possiamo rimuoverla. Da più di un anno viviamo in una crisi della quale non vediamo ancora con certezza la fine, perché questa pandemia continua a condizionare in modo grave la nostra esistenza.
Causano sofferenza non solo la clausura obbligatoria e il mutamento dello stile di vita, ma soprattutto il venir meno per molti del lavoro e l’aumento della povertà, mai così estesa e profonda dal dopoguerra a oggi. È una stagione segnata dalla depressione, nella quale in molti soggetti più esposti e fragili si registrano gravi problemi psichici fino a sfociare a volte nel suicidio. E poi c’è il numero dei morti di Covid: una vera e propria strage alla quale sembriamo ormai abituati. Sono i morti dell’età dello scarto, deceduti quasi sempre in silenzio, in solitudine, nell’anonimato di strutture e residenze per anziani… Sì, c’è chi arriva addirittura a dirlo: non sono produttivi, sono fuori età rispetto ai canoni che stabiliscono chi è meritevole di cure e di salvezza, meno degni di guarire rispetto ad altri. Basterebbe questo per discernere nell’essenziale la gravità della crisi. Non dimentico due libretti della mia formazione che a distanza di decenni mi sembra siano stati per me di grande utilità: Il buon uso della malattia e Del buon uso delle crisi.
Testi ricchi di sapienza esperienziale, che sapevano innanzitutto aiutare ad assumere la catastrofe e la disgrazia.
Perché la catastrofe, le crisi che sopraggiungono offrono la possibilità di evitare il peggio. Nei periodi tranquilli non penso a qualcuno, a un Dio che intervenga ad ammonirmi, mentre sono convinto che la malattia dell’altro costituisca già di per sé un invito a cercare la sua guarigione, se non altro per non ammalarmi anch’io.
E poi credo che molto peggio del naufragio sia il condurre una vita senza naufragi, ma restando sempre alla superficie della realtà, come recita il salmo: “L’umano nel benessere non capisce, ma va avanti come gli animali verso il mattatoio”. Il primo risultato della crisi, ciò che veramente dovrebbe insegnare, è la responsabilità. Ogni gesto umano e ogni omissione dipendono sempre da una responsabilità, dal saper dare una risposta prendendo in considerazione le conseguenze delle proprie scelte: consapevolezza necessaria per prendere parte alla vita della polis.
Negligenze, omissioni con gravi conseguenze, addirittura con esiti mortali, devono essere giudicate e sanzionate facendo emergere la responsabilità. Ora invece i mass media riportano tutta una quantità di denunce, recriminazioni, violazioni dei doveri elementari, senza che venga mai individuato un responsabile. I responsabili non vengono né ricercati né sanzionati. La crisi sembra non insegnare nulla, neanche l’assunzione di responsabilità.

 

IMPEGNI e INIZIATIVE DELLA DIOCESI E DELL'UNITA' PASTORALE

IMPEGNI E INIZIATIVE DELLA DIOCESI

Corso base per lettori liturgici: 4 incontri on line
Servire alla mensa della Parola
Il corso è strutturato in 4 serate dalle 20.30 alle 22.00 secondo il seguente programma:

  • Martedì 13 aprile:
    “Ascoltare leggendo, leggere ascoltando, ascoltare a voce alta”
  • Martedì 20 aprile:
    “I lezionari e l’interpretazione liturgica della Bibbia”
  • Martedì 27 aprile:
    “La Parola e la voce”
  • Martedì 4 maggio:
    “Luoghi e riti della liturgia della Parola”

Relatori: don Pierangelo Ruaro e don Fabio Sottoriva
Per info: spedire una mail all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. inserendo nome, cognome, parrocchia e proprio indirizzo mail al quale sarà spedito il link per il collegamento.

 

Martedì 20 aprile: “ I lezionari e l’interpretazione liturgica della Bibbia”
Relatori: don Pierangelo Ruaro e don Fabio Sottoriva
Per info: spedire una mail all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. inserendo nome, cognome, parrocchia e proprio indirizzo mail al quale sarà spedito il link per il collegamento

 

“Star bene, oltre il Covid-19”
I gruppi “Davide e Golia” Brenta e Malo propongono due incontri formativi-informativi, in diretta online sulla pagina Facebook di Caritas Diocesana Vicentina dal titolo “Star bene, oltre il Covid-19”. Scopo degli incontri è riflettere insieme, con la guida di esperti del settore, su benessere psicologico e salute mentale in questo tempo di pandemia. Ecco gli appuntamenti:

Martedì 20 aprile, ore 18,30: Il benessere psicologico in pandemia
Martedì 4 maggio, ore 18,30: La salute mentale, oggi, nei nostri territori

 

NUOVO ORARIO SANTE MESSE UNITÀ PASTORALE E VICARIATO URBANO

Alle porte principali delle due chiese continua ad essere esposto l’orario delle Sante Messe feriali e festive dell’unità pastorale.
Pubblichiamo in questo articolo lo stesso prospetto delle celebrazioni in vigore da domenica 13 settembre 2020 fino a nuove disposizioni.
Continuiamo a vivere questo tempo con prudenza e attenzione al bene altrui e nostro, beneficiando anche di questa situazione d’emergenza per crescere, ancor più, nella dimensione di unità pastorale e approfittando delle celebrazioni di entrambe le comunità, a seconda dell’orario più consono per parteciparvi.

Inoltre, per facilitare ancor di più la partecipazione all’Eucarestia, pubblichiamo nel link sottostante gli orari delle altre Sante Messe prefestive e festive di tutto il Vicariato Urbano.

Un buon proseguo del cammino a tutti.

 

Clicca qui per scaricare il nuovo orario delle SS. Messe dell’Unità Pastorale

Clicca qui per scaricare l’orario delle Sante Messe prefestive e festive del Vicariato Urbano

 

ORARIO SANTE MESSE
(in vigore da domenica 13 settembre 2020 fino a nuove disposizioni)

SS. MESSE PREFESTIVE E FESTIVE

    Madonna della Pace     San Pio X  
SABATO
 (e vigilia della feste) 
17:00 18:30
DOMENICA
(e festivi)
9:00
11:00
10:00
18:30

 

SS. MESSE FERIALI

    Madonna della Pace
(Cappella feriale
della Chiesa)  
  San Pio X
(Salone del Centro
Parrocchiale)  
LUNEDI'   18:30
MARTEDI' 19:00 18:30
  MERCOLEDI'     18:30
GIOVEDI' 19:00 18:30
VENERDI'   18:30

 

 

Ricordiamo ai fedeli che le S. Messe feriali a Madonna della Pace e San Pio X si celebreranno, anziché in chiesa,
nei seguenti luoghi, debitamente sanificati attuando le norme sanitarie vigenti.

Madonna della Pace: cappella feriale della chiesa
martedì e giovedì alle ore 19.00 

San Pio X: Salone del Centro parrocchiale San Pio X
dal lunedì al venerdì ore 18.30

 

I preti dell’unità pastorale

 

Il testo della Preghiera di affidamento alla Madonna di Monte Berico e l'omelia pronunciata dal Vescovo Beniamino

Ecco di seguito il testo della preghiera scritta e pronunciata dal Vescovo Beniamino per affidare alla protezione della Madonna di Monte Berico la Diocesi di Vicenza e tutta l'umanità sofferente durante la veglia di preghiera del 24 marzo 2020, vigilia della festa solenne dell'Annunciazione.
Il testo è disponibile per la stampa insieme all'immagine della Madonna di Monte Berico e può essere utilizzato per la preghiera personale.
 
Atto di affidamento nell'emergenza sanitaria del contagio da COVID-19
 
Immagine della Madonna 
  
Link video Youtube Atto di Affidamento alla Madonna di Monte Berico - 24 marzo 2020
 
 
Omelia del Vescovo
Carissimi,

con il Vespro di questa sera, siamo entrati nella Solennità dell’Annunciazione del Signore, una festa molto sentita e molto partecipata dai fedeli della nostra Diocesi e del nostro territorio.  Quest’anno celebreremo in un modo del tutto nuovo, diverso dagli anni passati. Sarà una festa nelle famiglie e delle famiglie, piccole chiese domestiche, celebreremo in una profonda e intensa comunione spirituale, lontani dalle nostre chiese e dalle nostre comunità. Tutto si è fermato: le attività, l’economia, la vita politica, le scuole, i viaggi, le celebrazioni dei sacramenti, stiamo vivendo una Quaresima universale. 
Ma fermarsi può voler dire, aver maggior tempo per riflettere, per dialogare, per pregare, per ritrovare il senso della nostra vita. Il salmo (45,11) recita così: “Fermatevi! Sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra”. Fermiamoci ora, a contemplare insieme con gli occhi e con il cuore questa scena che ci è stata narrata nel Vangelo secondo Giovanni, ricolma di dolore e allo stesso tempo carica di grazia per la Chiesa e per il mondo. Il discepolo amato da Gesù è affidato a Maria come figlio e Maria è affidata al discepolo come madre: ambedue sono consegnati reciprocamente l’uno all’altro.  Chiediamoci perché la madre e il discepolo amato stanno presso la croce di Gesù? Perché quando non c’è più nulla da fare, resta solo l’amore, l’unica forza capace di varcare la soglia ultima della solitudine e della morte, perché l’amore è più forte della morte e chi ama è passato dalla morte alla vita. Con l’affidamento del figlio alla madre e della madre al figlio, tutto è stato compiuto.
Questa narrazione segna il passaggio dall’ora di Gesù all’ora della comunità dei discepoli di Gesù, la Chiesa. “E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé” (Gv 19,17b). Ai piedi della croce si è realizzato il perenne miracolo di amore fra i discepoli e la Vergine Maria, come supremo testamento di Gesù. A Maria, costituita Madre dei credenti tutti gli uomini e le donne ricorreranno sempre a Lei, come a sicuro rifugio.
Anche noi tra poco affideremo alla Madonna di Monte Berico tutti gli abitanti del nostro territorio, del nostro paese e dell’intera famiglia umana. Vogliamo porre sotto il suo manto tutte le persone che i nostri più piccoli hanno disegnato con le mani e con il cuore, in questi giorni di dolore e di speranza.  E in questo giorno, 24 marzo, anniversario dell’uccisione di san Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, vogliamo ricordare tutti i missionari che sono morti martiri, coraggiosi testimoni del Vangelo di Cristo nel mondo. E rivolgiamo la nostra preghiera alla Madonna di Monte Berico anche per i nostri missionari “fidei donum” in Africa, in Asia e in America Latina, e per i tanti vicentini sparsi nel mondo, che si sentono in comunione spirituale con tutti noi, in questo momento. Tenendo fissa negli occhi e nel cuore la scena di Maria e del discepolo sotto la croce di Gesù, e contemplando l’immagine della Madonna di Monte Berico, riuniti in famiglia, nelle case di riposo e di accoglienza, negli ospedali, nei conventi, nei monasteri, nelle comunità, nelle sedi istituzionali, dopo la recita di un mistero del rosario e il canto delle litanie, pronuncerò a nome di tutti e tutte voi l’atto di affidamento alla Madonna di Monte Berico.

 + BENIAMINO, Vescovo

Famiglia, eredità per il futuro, vero spazio di libertà, vero centro di umanità

«Nonostante le molte difficoltà che affliggono oggi le nostre famiglie, non dimentichiamoci, per favore, di questo: le famiglie non sono un problema, sono prima di tutto un’opportunità. Un’opportunità che dobbiamo curare, proteggere e accompagnare. È un modo di dire che sono una benedizione. […] Si discute molto oggi sul futuro, su quale mondo vogliamo lascare ai nostri figli, quale società vogliamo per loro. Credo che una delle possibili risposte si trova guardando voi, ognuno di voi: vogliamo lasciare un mondo di famiglie. È la migliore eredità: lasciamo un mondo di famiglie. Certamente non esiste la famiglia perfetta, non esistono sposi perfetti, genitori perfetti né figli perfetti, e, se non si offende, io direi suocera perfetta. Non esistono. Ma questo non impedisce che siano la risposta per il domani. Dio ci stimola all’amore e l’amore sempre si impegna con le persone che ama. Per questo, abbiamo cura delle nostre famiglie, vere scuole del domani. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri centri di umanità».

(Papa Francesco, testo tratto dal Viaggio apostolico a Cuba, 22 settembre 2015)

Insegnami ad ascoltare

pregare1

Insegnami ad ascoltare, o mio Dio,
chi sta accanto a me,
la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi.
Aiutami a capire che, per quante parole io possa udire,
il messaggio è: "Accoglimi come persona. Ascolta me".
Insegnami ad ascoltare, o Dio premuroso,
i lontani, il bisbiglio dei senza speranza,
il lamento dei dimenticati,
il grido degli angosciati..
Aiutami ad avere meno paura,
a fidarmi della voce interiore,
che risuona nel mio intimo.
Insegnami ad ascoltare, Santo Spirito,
la tua voce, nell'attività e nella noia,
nella sicurezza e nel dubbio,
nel rumore e nel silenzio.

Ruth Mc Lean

Perchè si va a Messa la domenica?

Per molti cristiani è un obbligo, una routine che rischia di diventare un peso. In realtà le motivazioni di recarsi in chiesa la domenica hanno la loro prima radice nei comandamenti dati da Dio, sul Sinai, a Mosé quando si legge: “ricordati del giorno di sabato per santificarlo”. Quindi la dedicazione di un giorno interamente al Signore...

Per molti cristiani è un obbligo, una routine che rischia di diventare un peso. In realtà le motivazioni di recarsi in chiesa la domenica hanno la loro prima radice nei comandamenti dati da Dio, sul Sinai, a Mosé quando si legge: “ricordati del giorno di sabato per santificarlo”. Quindi la dedicazione di un giorno interamente al Signore. 

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Progetto SpioGioca

Il progetto nasce dalla constatazione che nel nostro quartiere di San Pio X poche sono le occasioni dedicate ai bambini dai 6 ai 10 anni (età caratterizzata da forte crescita e numerosi cambiamenti) per incontrarsi e divertirsi assieme di Domenica..

Read more: Progetto SpioGioca

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