28 aprile 2024 - Quinta Domenica di Pasqua
At 9,26-31 / Sal 21 / 1Gv 3,18-24 / Gv 15,1-8
Commento Video al Vangelo della Domenica (a cura della Diocesi di Vicenza)
28 aprile 2024 - Quinta Domenica di Pasqua
At 9,26-31 / Sal 21 / 1Gv 3,18-24 / Gv 15,1-8
Commento Video al Vangelo della Domenica (a cura della Diocesi di Vicenza)
Nei discorsi di addio del Vangelo secondo san Giovanni (capitoli 13-17) l’evangelista prende spunto dalle parole di Gesù per riflettere, con il carisma che gli è proprio, sulla vita dei credenti dal tempo dell’Ascensione al ritorno del Signore. Egli si riconosce talmente legato al Signore attraverso lo Spirito di Dio che parla ai suoi ascoltatori e ai suoi lettori usando l’“io” di Cristo. Per mezzo della sua voce, il Signore rivela a coloro che credono in lui qual è la loro situazione, ordinando loro di agire in modo giusto.
È durante la festa liturgica delle domeniche che vanno da Pasqua alla Pentecoste che la Chiesa propone alla lettura questi discorsi, per mostrare ai credenti cos’è infine importante per la loro vita. Attraverso un paragone, il Signore ci rivela oggi che tutti quelli che gli sono legati mediante la fede vivono in vera simbiosi. Come i tralci della vite, che sono generati e nutriti dalla vite stessa, noi cristiani siamo legati in modo vitale a Gesù Cristo nella comunità della Chiesa. Vi sono molte condizioni perché la forza vitale e la grazia di Cristo possano portare i loro frutti nella nostra vita: ogni tralcio deve essere liberato dai germogli superflui, deve essere sano e reagire in simbiosi fertile con la vite.
Per mezzo del battesimo, Cristo ci ha accolti nella sua comunità. E noi siamo stati liberati dai nostri peccati dalla parola sacramentale di Cristo. La grazia di Cristo non può agire in noi che nella misura in cui noi la lasciamo agire. La Provvidenza divina veglierà su di noi e si prenderà cura di noi se saremo pronti. Ma noi non daremo molti frutti se non restando attaccati alla vite per tutta la vita.
(Ernesto Oliviero)
Di fronte a guerre, a situazioni che bussano alla porta, a sentimenti negativi che ci nascono dentro dovremmo chiederci con molta onestà: «Ma io dove sono? Ho qualche responsabilità? Soprattutto, cosa posso fare?». C’è bisogno di cittadini comuni che si fermino al semaforo rosso, diano la precedenza a chi ce l’ha, paghino le tasse, pensino che rubare sia ingiusto, che parlar male degli altri sia sbagliato. Ma poi c’è bisogno di statisti che siano anche uomini di coscienza.
In questo tempo di grande crisi che attraversa tutti i settori, un primo passo che va fatto è l’onestà con tutte le sue sfaccettature.
Che significa purezza delle intenzioni, pulizia dello sguardo, assenza di interessi personali, no alla competizione, al desiderio di dominare sugli altri, di avere un potere “speciale” per ottenere quello di cui abbiamo bisogno con qualche scorciatoia.
Non facciamoci illudere «invidiando i prepotenti, vedendo la prosperità dei malvagi», come dice il salmo 73. Può capitare a tutti di invidiare i prepotenti. Perché a volte sembra davvero che «non siano colpiti come gli altri uomini», che «non li raggiunga la piena delle acque », che «sempre tranquilli, ammassino ricchezze». E che chi resta fedele all’onestà al contrario «invano conservi puro il suo cuore».
Sono convinto che i saggi e i buoni possano catalizzare le forze migliori della società. Ci insegnano la dedizione agli altri, l’onestà, l’umiltà nel riconoscere i propri torti, il servizio gratuito e libero da interessi di parte, la voglia di legalità, perché la legalità fa vivere la coscienza e fa crescere la dignità.
La politica dovrebbe fare un passo in profondità, «consumare i gradini della porta del saggio » come dice il Siracide, per riscoprire le ragioni e il senso del proprio impegno per il bene comune.
La politica ha smarrito la strada della saggezza e ora sta perdendo anche il consenso e la fiducia delle nuove generazioni.
Il “no” all’ingiustizia è irrevocabile perché è il senso stesso della nostra vita, del nostro impegno.
Madonna della Pace Capitello di Via Maurisio Capitello di Via Pizzolati
San Pio X Cappellina feriale di San Pio X Casa di Via Palemone, 22 Viale Giorgione, 124 |
CAMPI ESTIVI 2024
Unità Pastorale Madonna della Pace - San Pio X
2a - 3a GEM | 14 - 21 luglio | Levico Terme (TN) |
1a - 2a - 3a GES | 21 - 28 luglio | Faller di Sovramont (BL) |
4a GES | 27 luglio - 2 agosto | Valle Reatina (RI) |
5a elementare - 1a media | 28 luglio - 4 agosto | Levico Terme (TN) |
Data presentazione campi estivi alle famiglie: lunedì 27 maggio 2024
Data per la raccolta adesioni/iscrizioni: lunedì 10 giugno 2024
*********
Lupetti VI 9 | 5 - 11 agosto | Solagna (VI) |
Reparto E\G | in definizione | in definizione |
IMPEGNI E INIZIATIVE DELLA DIOCESI
Mercoledì 1 maggio 2024: Il lavoro bene comune
Preghiera e riflessione con il vescovo Giuliano
Ore 20.30 Presso Istituto San Gaetano, Via Mora, 12 (VI)
Sabato 4 maggio: 61ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
“Giovani chiamati a vegliare”
Ore 20.45 Cattedrale di Vicenza: veglia di preghiera, presiede il vescovo Giuliano
Domenica 5 maggio: Una firma che fa bene
Giornata nazionale di sensibilizzazione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica
IMPEGNI E INIZIATIVE DELL’UNITA' PASTORALE
Domenica 28 aprile “Stanga Insieme: pranzo comunitario”
Alle ore 12.30 Oratorio Madonna della Pace
Per informazioni e iscrizioni (entro il 22 aprile):
Denisa 0444 363922 Dino 3409248309 Marco 3917613400
Venerdì 3 maggio
Ore 20.45 Incontro Ministri straordinari della Comunione (Salone della Canonica di San Pio X)
Sabato 4 maggio: Autofinanziamento attività estive U.P.
Alla Messa delle ore 17.00 a Madonna della Pace i ragazzi di 2ª e 3ª media e loro animatori offriranno dolci e torte per attività e campi estivi dell’U.P.
Venerdì 10 maggio: Concerto di cori alpini
Ore 20.45, nella chiesa di S. Pio X, si terrà un concerto di canzoni alpine grazie alla preziosa disponibilità dei cori Ana Mesulano di Cordignano (TV) e Ana El Biron di S. Giovanni Ilarione (VR) che in occasione dell’Adunata 2024 a Vicenza sono ospitati presso le strutture di Altair e Centro parrocchiale San Pio X.
Sarà una serata divertente e coinvolgente, in attesa degli 80 mila che sfileranno domenica . TI ASPETTIAMO.
Battesimi 2024
Cammino battesimale
“Il Battesimo ci inserisce nel corpo della Chiesa, nel popolo santo di Dio. E in questo corpo, in questo popolo in cammino, la fede viene trasmessa di generazione in generazione: è la fede della Chiesa”.
Il dono del Battesimo apre la tua vita all’azione di Gesù che entra nel tuo cuore e nel tuo cammino, costruendo assieme a te una profonda e speciale relazione.
Altro dono grande che il Battesimo porta con sé è l’ingresso nella vita della comunità che ti accoglie, ti abbraccia, ti accompagnerà sempre nei tuoi passi.
Il Signore vi benedica, accompagni la vostra gioia, renda feconda e fruttuosa la vostra vita nel dono del Battesimo che chiedete e già illumina il vostro cammino.
Da questa pagina del Sito sono pubblicati i due percorsi comunitari in preparazione al Battesimo generalmente proposti e organizzati ogni anno nel periodo di primavera e di autunno.
CLICCA QUI PER SCARICARE IL PERCORSO BATTESIMALE 2024
1° Itinerario Battesimale (marzo-aprile 2024):
2° Itinerario Battesimale (settembre-ottobre 2024):
Buon cammino
«Nonostante le molte difficoltà che affliggono oggi le nostre famiglie, non dimentichiamoci, per favore, di questo: le famiglie non sono un problema, sono prima di tutto un’opportunità. Un’opportunità che dobbiamo curare, proteggere e accompagnare. È un modo di dire che sono una benedizione. […] Si discute molto oggi sul futuro, su quale mondo vogliamo lascare ai nostri figli, quale società vogliamo per loro. Credo che una delle possibili risposte si trova guardando voi, ognuno di voi: vogliamo lasciare un mondo di famiglie. È la migliore eredità: lasciamo un mondo di famiglie. Certamente non esiste la famiglia perfetta, non esistono sposi perfetti, genitori perfetti né figli perfetti, e, se non si offende, io direi suocera perfetta. Non esistono. Ma questo non impedisce che siano la risposta per il domani. Dio ci stimola all’amore e l’amore sempre si impegna con le persone che ama. Per questo, abbiamo cura delle nostre famiglie, vere scuole del domani. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri centri di umanità».
(Papa Francesco, testo tratto dal Viaggio apostolico a Cuba, 22 settembre 2015)
Pagina 1 di 2